CHI SIAMO

Mi chiamo Francesca e sono innamorata da sempre degli animali, in particolare dei cani. Sono io quella cresciuta per boschi con le creature che “vengono a me” come san Francesco. 

Da quando ho 10 anni coltivo una passione totalizzante per questi amici a quattro zampe, non posso vivere senza, fanno parte della mia famiglia. Con la razza dei bassotti è stato amore a prima vista, non frutto di un’infatuazione che si è manifestata gradualmente. L’innamoramento è stato fin da subito di potente intensità, con tutte le farfalle nello stomaco di quando sei così felice che quasi ti vergogni ad ammetterlo. 

I bassotti, a essere sincera, tutti i cani direi, sono portatori di amore, un amore viscerale, incondizionato che a volte è addirittura più grande e gratuito di quello di tanti essere umani. Come mi è capitato di leggere recentemente in un libro sul tema, il bassotto viene descritto come un cane straordinario e immensamente diverso da tutti gli altri. Si evince anche che questa razza sia il più potente ed efficace antidepressivo vivente naturale a tutt’oggi esistente. 

In effetti la mia attuale bassotta Gina è capace, solo come lei sa fare, di donarmi un amore eterno senza aspettarsi nulla in cambio se non la mia costante presenza accanto a lei. Un piccolo miracolo di empatia e dolcezza. Mi incanta anche solo guardarla mentre dorme beata nella sua classica posizione a pancia all’insù.

Con Gina ci parlo, cerco nei suoi occhi cenni di consenso, la trovo sempre accanto nei momenti di sconforto tanto da farmi credere che solo lei sia in grado di comprendermi. Mi riempie d’amore all’infinito senza mai lamentarsi, senza mai cercare un premio per una devozione innata. Ogni volta che incrocio i suoi occhi languidi capisco che cosa significhi dedicare la propria vita agli altri, capisco il significato mistico della parola amare. Il nostro è un legame d’amore, di simbiosi, di devozione reciproca difficile da comprendere da parte di chi non possiede un cane. 

Nel mio passato, nel mio presente e nel mio futuro i bassotti hanno rappresentato, rappresentano e rappresenteranno sempre uno dei cardini più importanti in una vita ricca di discese ardite e di risalite. Da lì il desiderio di avviare il progetto di un’attività amatoriale è stato una conseguenza naturale. 

Adesso eccomi qui a raccontarmi in questa nuova veste con dei compagni pelosi iperdinamici, furbi e caparbi ma anche affettuosi, dolcissimi e fedeli. È stata una decisione presa in una stagione della mia esistenza in cui si iniziano a stilare dei bilanci, ma ho agito seguendo il cuore, augurandomi che i risultati possano manifestarsi con estrema chiarezza e che il mio allevamento amatoriale si trasformi presto in un luogo d’interazione ricco di stimoli per riuscire a far sentire, appena possibile,  anche attraverso i nostri amici bassotti, la propria voce.